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Festival Itaca - 23 Giugno 2024

Quartu Sant’Elena è ricca di punti di interesse che molto probabilmente la maggior parte delle persone non conosce, ci si passa davanti senza sapere che non si tratta di un posto qualsiasi.

Stamattina, grazie all’associazione Seguimi ASD, li abbiamo scoperti grazie ad un tour guidato: a partire dall’ex Convento dei Cappuccini (dove abbiamo dedicato alcuni minuti a vedere la mostra delle radio d’epoca), per fermarci di volta in volta davanti alla croce celtica, alla fontanella de "Su Grifoni Mannu" (la più antica della città), la Cappella dell’asilo "Giovanni Battista Dessì", l’antica casa campidanese, ora casa museo, Sa Dom’e Farra, la basilica di Sant’Elena e le piccole chiese di Sant’Efisio e di Santa Maria di Cepola.

Un grazie speciale a Leo, che ci ha dato tutte le informazioni sui vari siti ed ai vigili urbani, che ci hanno scortato durante tutto il percorso.

Il pomeriggio è iniziato alla grande al Nuraghe Diana con Fabio, il Falconiere, che ha portato alcuni falchi e poiane e ci ha parlato del suo profondo legame con questi volatili, della loro antica storia e di come lavora con loro. A coloro che poi hanno voluto provare l’emozione di un incontro ravvicinato, Fabio ha fatto indossare un guanto e posare un falchetto sul braccio.

Abbiamo continuato con le visite al nuraghe, guidate dall’archeologa Patrizia Zuncheddu e, sul far del tramonto, con uno spettacolo di reading (Monica Zuncheddu) accompagnato dal violino (Yaacob Gonzales Garcìa).

Ph. Corona Manuela